Laura e Simone premiano Maurizio


COSENZA

 

Laura Baratella e Simone Reina hanno confermato la tradizione rossocrociata nel tiro di precisione anche al Quadrangolare di Cosenza. La vittoria sull’Italia della numero uno nazionale e il terzo del posto del suo compagno della Gerla in ambito maschile hanno pennellato una prestazione collettiva di buon livello. La Svizzera di Maurizio Dalle Fratte ha sicuramente superato l’impatto internazionale con una competizione di alto livello, in cui anche Croazia e soprattutto Austria hanno ottenuto risultati significativi pur senza conquistare una vittoria eclatante come la nostra, non fosse altro che per l’unica sconfitta accusata da un’Italia come al solito forte e preparata.

 

Un sorteggio favorevole solo sulla carta

Dopo l’entrata in materia piuttosto complicata contro l’Austria, che sembrava l’avversario ideale che ci aveva riservato il sorteggio del primo turno, la Svizzera non si è persa d’animo. La coppia femminile è scivolata via in fretta, nonstante un buon debutto di Monika Buob, mentre Mattia Ferrazzini e Simone Reina avrebbero meritato qualcosa in più di un 8-9. Solida la prestazione in individuale di Laura Baratella (8-1), mentre Simone Reina (singolo) e Mattia Ferrazzini (nella mista con sua mamma Samanta) hanno dovuto accettare la bravura degli austriaci, più esperti e grintosi a questi livelli. E non a caso la squadra di Bernhard Steinkellner è addirittura riuscita a sfidare l’Italia nella finalissima, vincendo pure un set della coppia femminile.

 

Una reazione d’orgoglio contro la forte Croazia

«Non ho ritenuto di cambiare nessuna posizione della mia squadra perché lo scopo di questa trasferta in Calabria era quello di dare spazio a tutti per crescere a questi livelli. Le indicazioni che cercavo sono state positive e mi complimento con i miei convocati per aver risposto con lo spirito giusto, senza mai mollare fino alla gioia finale del tiro di precisione, anche se in questo incontro amichevole l’obiettivo del risultato non era prioritario». La coerenza di Maurizio Dalle Fratte ha pagato. La sua Nazionale ha avuto un sussulto già dal mattino del secondo giorno di gara, nonostante due nuove sconfitte in coppia. Laura Baratella ha sconfitto alla mano supplementare la campionessa d’Europa e del mondo Under 18, il fenomeno Ana Juginovic (classe 2004), che conduceva per 6-0, mentre Samanta Ferrazzini ha preso in mano le redini della coppia mista con un convincente 9-4. È mancata una boccia, l’ultima, per coronare la rimonta (e il passaggio del turno) nell’individuale maschile, quando Simone Reina stava per eliminare il gigante Luka Zure, l’uomo che ai Mondiali Mersin 2022 si era concesso il lusso di battere Davide Bianchi all’ersordio. Simone aveva recuperato nell’ultima mano dal 5-7 al 7-7, per poi cedere 7-8 della giocata supplementare.

 

La gioia del successo ripaga la Nazionale e i suoi tifosi

L’eliminazione diretta dal tabellone principale, dal quale è poi stata estromessa anche la Croazia dalla solida Austria, non ha avuto contraccolpi sul morale di Laura Baratella, capace di qualificarsi per la finalissima del tiro di precisione nonostante i 5 punticini della prima batteria. Contro la sua amica Sanela Urbano, la leader della Gerla ha subito reagito a una partenza in salita e ha allungato sul 6-1, rispondendo colpo su colpo quando l’azzurra sembrava aver messo a segno punti pesanti. Il 18-17 conclusivo depone a favore della bravura e della freddezza di «Lau», che ha ricevuto subito anche i complimenti di Sanela e di tutta la squadra italiana, un gesto molto apprezzato da tutta la nostra delegazione.

La Nazionale di Maurizio Dalle Fratte si è difesa con carattere, ha costruito un bel gruppo (in cui si è inserita subito la sangallese Monika Buob) e torna a casa con la consapevolezza di aver compiuto un passo importante nella crescita internazionale dei suoi elementi.

 

L’Italia spicca sul lotto dei nostri avversari

Il collettivo dei giovani di Giuseppe Pallucca e Rodolfo Rosi, che hanno potuto sostenere un ritiro a Catanzaro per preparare il Quadrangolare di Cosenza, ha confermato l’Italia nel ruolo di leader. Ha impressionato in particolare Tommaso Gusmeroli, devastante con i suoi colpi e a un niente dal record del mondo nel tiro di precisione.

L’Austria, dal canto suo, ha fatto leva sul campione iridato Niki Natale e su Beate Reinalter, i suoi giocatori più esperti impegnati anche nella formazione delle giovani leve, anche se la coppia mista composta da Andrea Elsa Steininger (promossa a dirigente europea) e Günther Baur si è messa in luce con due vittorie pesanti di specialità.

Infine la Croazia, sostenuta come detto da Luka Zure e Ana Juginovic. Il coach Ante Jurjevic ha schierato con coraggio (nella coppia e nella mista) pure Neda Coric di 23 anni, che ha iniziato a giocare a bocce solo cinque mesi fa. Un evento nell’evento che vuole essere il miglior stimolo per i nostri giovani ad avvicinarsi a questo sport stupendo.

Romano Pezzani